venerdì 25 aprile 2014

Che rabbia!

Ripesco una notizia diffusa dall’agenzia Adnkronos Salute tre anni or sono: gli italiani sono sempre più aggressivi. Da allora, la situazione economica e politica non ha sicuramente facilitato il ritorno a più miti consigli, a una sicurezza interiore e a una serenità tale da impedire reazioni convulse quando siamo alle prese con i comuni, e meno comuni, intralci della vita.

Per venire ai numeri, oltre che… alle mani!, il Censis ci informa che minacce e ingiurie sono aumentate del 35% dal 2006 ad oggi. Lesioni e percosse registrano un +26,5%. Dall'altro lato della barricata, si registra un consumo raddoppiato di antidepressivi, +114,2% a confronto con il 2001: ossia paragonando con il periodo pre-Torri Gemelle. Non a caso. E per quel che servono …

“Tutti, al pari di me, rincorrono la felicità e non vogliono soffrire; tutti cercano amore e potenzialmente sono in grado di offrirlo. Penso che, tenendo presente questo, sia possibile instaurare rapporti di amicizia e comprensione. (…) In Occidente molta gente vive comodamente nelle grandi città, ma è virtualmente isolata dalla massa dell’umanità. Trovo strano che, godendo di tanto benessere materiale e avendo migliaia di fratelli e sorelle come vicini, molti sembrino capaci di manifestare affetto solo verso cani e gatti. Credo che questo significhi carenza di valori spirituali. Forse una delle cause del problema è la competitività che domina la vita in quei Paesi e che sembra produrre paura e un profondo senso di insicurezza.”

Dalai Lama – La libertà nell’esilio – Ed. Feltrinelli, 1990

Fonti:
Adnkronos Salute, 6 giugno 2011