lunedì 10 febbraio 2014

Anoressia e bulimia: il Ministero della Salute lancia l'allarme



Uno spot su una campagna di sensibilizzazione verso il fenomeno dell'anoressia

Anoressia e bulimia sono problematiche che continuano a mietere vittime: 2.500 nuovi casi all’anno di anoressia, 3.700 nuovi casi di bulimia.

Il Ministero della Salute elenca i comportamenti che distinguono un comportamento alimentare patologico.
La Bulimia Nervosa consiste in episodi ricorrenti di ingestione esagerata di cibo in persone troppo preoccupate dalla forma e dal peso del loro corpo. La loro autostima è fortemente influenzata da questi caratteri, perciò cercano di evitare l’aumento di peso vomitando dopo aver mangiato, usando lassativi o diuretici, sfinendosi di esercizi fisici o improvvisando digiuni esagerati, che hanno poi un effetto “a molla” e portano quindi a nuove abbuffate.

La Bulimia Nervosa è distinta dal Disturbo di Alimentazione Incontrollata, perché il problema di queste persone non è tanto il controllo della forma del corpo, quanto l’ansia che provano per il fatto di non riuscire a controllare il loro comportamento. Non vanno incontro a restrizioni alimentari e sviluppano obesità.
L’Anoressia Nervosa consiste in un disturbo dell’immagine corporea analogo a quello della Bulimia Nervosa  - e spesso le due patologie sono associate. Qui prevale una paura di ingrassare intensa, anche quando si è sottopeso, con restrizioni alimentari ai limiti della sopravvivenza ed estrema magrezza. 
L’allarme sociale deriva dal fatto che queste patologie colpiscono i giovanissimi, soprattutto le ragazze, e tende sempre più a presentarsi a età più basse.
La maggior parte delle persone con disturbi dell’alimentazione non riceve una diagnosi e un trattamento adeguati. Molti casi arrivano all’osservazione clinica dopo una lunga storia di malattia, quando è più difficile ottenere una guarigione. In alcuni ambienti, come in quello delle scuole di danza meno famose, il fenomeno può diventare preoccupante.