Uno spot su una campagna di sensibilizzazione verso il fenomeno dell'anoressia
Anoressia e bulimia sono problematiche che continuano a
mietere vittime: 2.500 nuovi casi all’anno di anoressia, 3.700 nuovi casi di
bulimia.
Il Ministero della Salute elenca i comportamenti che
distinguono un comportamento alimentare patologico.
La Bulimia Nervosa consiste in episodi ricorrenti di
ingestione esagerata di cibo in persone troppo preoccupate dalla forma e dal
peso del loro corpo. La loro autostima è fortemente influenzata da questi
caratteri, perciò cercano di evitare l’aumento di peso vomitando dopo aver
mangiato, usando lassativi o diuretici, sfinendosi di esercizi fisici o
improvvisando digiuni esagerati, che hanno poi un effetto “a molla” e portano
quindi a nuove abbuffate.
La Bulimia Nervosa è distinta dal Disturbo di Alimentazione
Incontrollata, perché il problema di queste persone non è tanto il controllo
della forma del corpo, quanto l’ansia che provano per il fatto di non riuscire
a controllare il loro comportamento. Non vanno incontro a restrizioni
alimentari e sviluppano obesità.
L’Anoressia Nervosa consiste in un disturbo dell’immagine
corporea analogo a quello della Bulimia Nervosa
- e spesso le due patologie sono associate. Qui prevale una paura di
ingrassare intensa, anche quando si è sottopeso, con restrizioni alimentari ai
limiti della sopravvivenza ed estrema magrezza.
L’allarme sociale deriva dal fatto che queste patologie
colpiscono i giovanissimi, soprattutto le ragazze, e tende sempre più a
presentarsi a età più basse.
La maggior parte delle persone con disturbi dell’alimentazione non riceve una
diagnosi e un trattamento adeguati. Molti casi arrivano all’osservazione
clinica dopo una lunga storia di malattia, quando è più difficile ottenere una
guarigione. In alcuni ambienti, come in quello delle scuole di danza meno
famose, il fenomeno può diventare preoccupante.